Rosa Mogliasso, o del piacere creativo
Lei si definisce “alta bruna e indolente”; ma non conviene farsi ingannare dai suoi movimenti felpati, che sono quelli di un felino pronto all’attacco. L’indolente Rosa scrolla la massa di capelli scuri, in pantaloni alla corsara e romantica camicia bianca con jabot di pizzo che la rendono simile a un’eroina d’altri tempi. E sorride: il suo primo giallo, L’assassino qualcosa lascia, premio Bancarella 2010, arrivato alla settima ristampa, è stato rappresentato come pièce al teatro Baretti, con adattamento della stessa autrice e la direzione e la partecipazione di Davide Livermore.
Pubblicato su Piemonte Mese
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