L'anticristo goloso
Anacleto Verrecchia e del suo Nietzche torinese
Primo aprile 2000: un articolo-shock di Anacleto Verrecchia mi fa sobbalzare sulla poltrona: il noto filosofo, studioso di Nietzsche, Schopenhauer e Giordano Bruno comunica da New York il ritrovamento di una lettera confidenziale spedita all’americano Karl Knorts, storico della letteratura, da Nietzsche, durante il suo soggiorno torinese del 1888, noto ai più solo per quell’abbraccio al cavallo, simbolo del collasso psichico del cantore di Zarathustra.
Col suo solito rigore filologico, Verrecchia illuminava di una luce sorprendente la figura dell’austero Nietzsche: quella di uno sciupafemmine predatore di alcove. La fortunata?
Pubblicato su Piemonte Mese
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Marina Rota con Anacleto Verrecchia durante l'intervista