Osvaldo Guerrieri
23/11/2012
I torinesi, Neri Pozza ed., 2011
Gente strana i Torinesi. Agli occhi del paese sono musoni, faticatori, obbedienti fino all'autolesionismo, squadrati come le vie della loro città. Poi si scopre che sanno essere anche allegri, vitaioli, inventivi. Con Cavour hanno fatto l'Italia in diciassette mesi; dopo di che, senza clamori com'è nel loro costume, hanno fatto gli Italiani, trasferendo su di loro un "modello" non rintracciabile altrove. Hanno avuto santi di caratura più sociale che mistica, la cui opera ha sollevato le condizioni di un popolo conservatosi a lungo miserabile, affamato, preda di epidemie e di disperazione. Quando Torino ha perduto il ruolo di capitale, hanno trovato un nuovo motivo d'orgoglio trasformandola da città di caserme e di ministeri a capitale della scienza.
Osvaldo GUERRIERI è nato a Chieti e vive a Torino. Giornalista, scrittore e critico teatrale de La Stampa, oltre a numerosi saggi specialistici raccolti in opere collettive e consultive ha pubblicato i romanzi L'archiamore (Guanda, 1980), Un padre in prestito (Novecento, 2000), la narrazione tragicomica Natura morta con violino oltremare (Aliberti 2005) e alcuni volumi di racconti. Nel 2003 ha ricevuto il premio internazionale Flaiano per la critica teatrale. Fra i saggi teatrali, La Grecia in pantofole di Alberto Savinio.
Dialoga con l’autrice Marina Rota
Appuntamento del ciclo LETTURE A PALAZZO
Venerdì 23 novembre 2012
BIBLIOTECA "GUALTIERO RIZZI"
Piazza Stazione, San Sebastiano Po (TO)