Marina Rota
19/11/2016
Amalia, se Voi foste uomo..., GOLEM ed., 2016
La mia silloge gozzaniana, che ripercorre la tormentata liaison fra Guido Gozzano e Amalia Guglielminetti, ispirandosi al loro epistolario, riceve sabato 19 Novembre 2016 il Primo Premio del prestigioso Concorso Mario Soldati- Sezione A-
Ringrazio felice, in questa occasione, la mia casa editrice Golem, per la fiducia che ha immediatamente riposto in me; Vittorio Sgarbi, autore della prefazione; Claudio Gorlier, autore delle note critiche e l' artista Fulvio Leoncini, che con le sue tavole ha splendidamente illustrato il mio lavoro.
Subito ritrovato il passo di Guido nel calco delle sue orme, con una felicità e una spontaneità impensabili, Marina, in un processo di identificazione, è Guido; vive per lui e in lui.
Marina incarna Guido e Amalia. S'identifica con lui, anche quando parla per lei. Gozzano è un gusto, un punto di vista. Ora sappiamo che Gozzano è vivo e che la sua lingua si può riprodurre. la sua anima è qui; in Marina continua a vivere. Il duplicato, oggi si direbbe il clone, esiste.
Ed è un giorno di festa. (dalla prefazione di Vittorio Sgarbi)
Ascoltando queste poesie declamate dalla sua voce, nel mio salotto- come quelli gozzaniani, così ricco di oggetti e di ricordi-, ho provato la singolare e quasi inquietante sensazione di trovarmi di fronte a sonetti gozzaniani perduti e appena riscoperti, e, nello stesso tempo, a opere poetiche completamente nuove [...]
Si tratta di un accadimento sbalorditivo e simpaticamente inspiegabile, se non col fatto di aver sempre avuto questa sicurezza: Guido Gozzano non avrebbe potuto rinascere che donna (dalle Note di Claudio Gorlier)